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sabato 18 aprile 2015

Present Continuous


THE PRESENT CONTINUOUS


Il Present Continuous si ottiene con il presente di to be + la forma –ing del verbo:


                                  

La forma –ing del verbo si forma aggiungendo all’infinito del verbo (forma base) senza il to il suffisso –ing:
To listen  -   listen     -       listening

Bisogna prestare particolare attenzione alle seguenti variazioni ortografiche:

 Se i verbi terminano in –e questa cade e si aggiunge il suffisso : write - writing ad eccezione di age, dye, singe che rimangono invariati ed aggiungono solo il suffisso -ing

 Se i verbi terminano in –y si aggiunge sempre –ing: play -   playing   carry -  carrying

 Se i verbi sono monosillabici e terminano in vocale + consonante raddoppiano la consonante finale prima di prendere il suffisso –ing: swim - swimming     put  - putting

Se i verbi sono bisillabici e terminano con una vocale + consonante, raddoppiano la consonante solo se l’accento cade sull’ultima sillaba: begin - beginning   control - controlling

 Se i verbi terminano in –ie questo suffisso si trasforma in –y e si aggiunge la desinenza–ing:
Lie - lying      die - dying

 Se i verbi terminano in –l la raddoppiano ad eccezione dell’Inglese-Americano dove questo non avviene:
Travel - travelling (USA traveling)   cancel - cancelling (USA canceling)

Il Present Continuous si usa:

•Per azioni che si svolgono nel momento stesso in cui si parla: I’m talking on the phone now

•Per eventi o azioni che si svolgono in questo periodo ma non necessariamente nel momento in cui si parla: I’m reading an interesting book at the moment (sto leggendo un libro interessante al momento, anche se non necessariamente mentre sto parlando)

•Per descrivere foto o illustrazioni: She is standing next to my uncle

•Per parlare di un progetto futuro già programmato: I’m having lunch with John tomorrow
•Per parlare di un periodo di tempo non concluso, sottolineato da parole come at the moment, now, today, this week, this year… I’m going home now

L'età vittoriana





Se c’è una figura che rappresenta il Regno Unito, quella è la Regina. Dal 1952 sul trono siede Elisabetta II, figlia di re Giorgio VI. Il suo, senza dubbio, è un regno lunghissimo, ma non ha ancora superato il record detenuto dalla regina Vittoria, che regnò dal 1937 al 1901.
Quei sessantaquattro anni, che sono passati alla storia come Età vittoriana, furono un periodo artisticamente molto fiorente, basti pensare che fu proprio in quegli anni che regalarono al mondo le loro magnifiche opere artisti come Dante Gabriel Rossetti, pittore esponente dei Preraffaelliti, (l’ampiamente citato in questo blog) Charles Dickens, che seppe raccontare perfettamente i problemi sociali che segnarono quest’epoca, le sorelle Brontë, autrici di capolavori come Jane Eyre, Robert Browning, poeta che sviluppò (ma non inventò, esisteva in una forma diversa da ben prima) il Dramatic Monologue (monologo che ha forma di testo poetico, in cui il personaggio non parla a se stesso, come nel soliloquio, ma si rivolge ad un determinato interlocutore), George Bernard Shaw, drammaturgo autore del celeberrimo Pygmalion, da cui è stato tratto decenni dopo il musical My Fair Lady, per finire con l’immenso Oscar Wilde, del quale è difficile citare un’opera soltanto.

venerdì 17 aprile 2015

Present simple : to have


                             THE AUXILIARY VERBS: THE PRESENT SIMPLE

IL VERBO AVERE : TO HAVE

Il verbo avere può essere usato come ausiliare per la formazione dei tempi composti come il Present Perfect o il Past Perfect ma anche come verbo vero e proprio e può avere con se la particella got.

Si usa have got per parlare:

Di possesso :    I have got two dogs
Per descrivere l’aspetto fisico : Has she got curly hair?
Della propria famiglia : She hasn’t got any brothers and sisters
Di malesseri o malattie: I have got a terrible headache

L’uso di got è obbligatorio nelle forme contratte : He’s go ta moustache
ma non si usa nelle risposte brevi: Have you got a sister? No, I haven’t

Il verbo avere si può trovare nelle seguenti espressioni che non richiedono l’utilizzo di got:

To have a breakfast/lunch/dinner…                     to have fun/a goodtime
To have a shower/ a bath/ a wash                         to have a party

To have a trip/journey                                           to have an argument

giovedì 16 aprile 2015

Charles Dickens




Charles Dickens nacque a Portsmouth il 7 Febbraio 1812. Fu il secondo degli otto figli di John Dickens, un impiegato nell'ufficio stipendi della Marina britannica e Elisabeth Borrow. Il lavoro del padre lo portava spesso a cambiare città e Charles trascorse la sua prima infanzia tra Portsmounth, Londra e Chatham. Gli anni trascorsi a Chatham furono felici e Charles frequentò la scuola battista, apprezzato e stimato dal suo giovane insegnante.
Nel 1823 la famiglia si trasferì a Londra, dove fu costretta a fare i conti con dei gravi problemi economici e per risolvere i quali chiese aiuto ad un parente della signora Dickens, che possedeva una fabbrica di lucido per scarpe. Due giorni prima del suo dodicesimo compleanno Charles cominciò a lavorare nella fabbrica a Hungerford Stairs, etichettando i flaconi del lucido per soli sei scellini a settimana.

Il Presente del verbo essere (to be)


Il verbo to be è un verbo irregolare e quindi la sua coniugazione è propria e non segue le regole generali. 

martedì 7 aprile 2015

Il circolo Pickwick






Quando si è trattato di decidere il nome di questo simpatico blog, all’inizio non sapevamo cosa tirare fuori, ci voleva qualcosa che rendesse bene l’idea di ciò che volevamo fare e che al contempo fosse facile da ricordare.

Poi, un giorno, l’illuminazione: “Perché non lo chiamiamo ‘Il circolo Pickwick’?”. “Sì, bello!”

Il nome che abbiamo scelto è quello dell’opera che ha reso celebre Charles Dickens, autore inglese nato nel 1812 e morto nel 1870.

Mai titolo avrebbe potuto essere più azzeccato, perché come il signor Pickwick e i suoi amici vanno in giro per l’Inghilterra per scoprire usanze, personaggi, curiosità e storia del loro paese, così il nostro blog vuole essere un viaggio nella cultura britannica, toccando tutti gli argomenti possibili, con un occhio sempre attento alla grammatica, elemento imprescindibile.